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VISITA ORTOPEDICA
L'Ortopedia è la disciplina medica che studia l'apparato locomotore e le sue patologie. È una branca iperspecialistica della chirurgia che si occupa della diagnosi e del trattamento sia chirurgico che non chirurgico dei problemi del sistema locomotore. Esso comprende: ossa, articolazioni, legamenti, tendini, muscoli, nervi. La visita ortopedica, è caratterizzata da una fase iniziale con raccolta di un'anamnesi completa relativa alla situazione clinica attuale del paziente e alla storia clinica passata, analisi delle malattie presenti in famiglia. Si passa poi alla valutazione delle struttura e delle funzioni dell'apparato locomotore oggetto di patologia o alterazioni. La fase successiva prevede la valutazione di importanti aspetti tra i quali la postura, l'appoggio plantare, la forza muscolare, i range di movimento e i riflessi. Visionare eventuali esami strumentali già in possesso dal paziente che consentono di fornire una misura corretta del danno articolare o della deformità. A volte possono essere utili ulteriori esami strumentali (di secondo livello) od altri approfondimenti per confermare la diagnosi: analisi del sangue, delle urine o del liquido articolare possono rivelarsi opportune per identificare o escludere varie patologie. La Visita ortopedica successiva normalmente segue una prima visita già effettuata con lo stesso specialista, allo scopo di verificare la diagnosi, oppure controllare gli accertamenti diagnostici effettuati, oppure ancora valutare l'efficacia della terapia farmacologica seguita.
VISITA ORTOPEDICA PEDIATRICA
Le problematiche muscolo-scheletriche dei bambini sono molto diverse da quelle degli adulti; poiché i bambini, fino all'età adolescenziale, hanno un apparato scheletrico ancora in accrescimento e le risposte fisiologiche ai traumi (fratture), alle deformità (es. piede piatto, ginocchio varo e valgo), alle patologie infiammatorie e degenerative (es. osteocondrosi), si manifestano diversamente rispetto ad una persona che ha completato il suo accrescimento scheletrico. Le patologie ortopediche di interesse pediatrico vanno attentamente valutate e monitorate nel tempo. I bambini non sono dei piccoli adulti, non è facile esprimere il dolore, il disagio o rispondere e collaborare alle richieste di un medico durante la visita. E' compito dell’ortopedico specialista sapere come esaminare e trattare una patologia pediatrica, considerando sempre l'importanza dell’aiuto dei genitori e del pediatra. La Visita ortopedica pediatrica prevede una fase iniziale caratterizzata da un'anamnesi completa relativa alla situazione clinica attuale del paziente e alla storia clinica passata (problematiche perinatali e successive), analisi delle malattie presenti in famiglia. Si passa poi alla valutazione delle struttura e delle funzioni dell'apparato locomotore oggetto di patologia o alterazioni. Lo specialista valuterà che non esistano deformità scheletriche a carico del piede, nell'allineamento e nella metria degli arti e nella corretta postura e anatomia della colonna vertebrale. Ortesi quali corsetti e plantari potrebbero rivelarsi utili nel trattamento di alcune patologie tipiche di questa età.
VISITA TRAUMATOLOGICA
La Traumatologia è una branca dell’ortopedia che si occupa del trattamento di tutta la patologia traumatica dell’apparato muscolo-scheletrico in età pediatrica e nell'adulto (controllo ambulatoriale dei postumi a breve e lungo termine). Si occupa inoltre della traumatologia sportiva. Le lesioni muscolo-scheletriche che coinvolgono l’apparato locomotore possono essere trattate attraverso approcci conservativi che prevedono l’impiego di bendaggi, tutori o l’applicazione di apparecchi gessati, ovvero attraverso la chirurgia finalizzata alla sintesi delle fratture e alla riparazione di legamenti e tendini. La prima visita traumatologica, sia per gli adulti che per i bambini, di solito avviene in PS. Nei traumatismi minori invece, il paziente puó essere seguito ambulatorialmente fin dal primo approccio. La fase iniziale in quest'ultimo caso prevede la valutazione clinica del paziente con raccolta dell'anamnesi ed analisi della dinamica del traumatismo. La seconda fase prevede un approfondimento strumentale al fine di evidenziare o escludere traumi specifici osteo-articolari (segmenti ossei, tendini, legamenti). Nei traumatismi maggiori, in cui invece al PS si sia riscontrata una lesione più grave (come ad esempio una frattura o una lesione tendinea/legamentosa) sia che essa sia stata trattata cruentemente sia che al contrario l'approccio sia stato di tipo conservativo, ambulatorialmente sarà possibile seguirne il follow-up clinico e radiografico fino a completa guarigione.
VALUTAZIONE POSTUROLOGICA ED ANALISI DEL PASSO
Valutazione da eseguire durante la visita ortopedica. Mira al riscontro di atteggiamenti patologici a carico della colonna vertebrale, dell’appoggio plantare e durante le varie fasi del passo, potenzialmente compromettenti l’assetto osteo-muscolare e tendineo generale del paziente.
TERAPIA INFILTRATIVA
La Terapia infiltrativa è una tecnica relativamente semplice, eseguibile in regime ambulatoriale, che permette il trattamento conservativo di numerose affezioni osteo-articolari e/o muscolari attraverso la disponibilità inizialmente dei cortisonici e degli anestetici locali, ma a cui oggi si affiancano altri prodotti quali gli acidi ialuronici, gli emoderivati (PRP o cellule staminali) oppure l'Ozono.
La terapia infiltrativa può essere effettuata a livello articolare, extra-articolare e a livello dei punti trigger nel caso di dolore muscolare. Le sostanze utilizzate sono:
- i cortisonici, con lo scopo di ridurre tutti quei mediatori dell'infiammazione in loco, ottenendo un beneficio nel controllo della flogosi, del dolore e della limitazione funzionale;
- gli anestetici locali per bloccare in maniera reversibile le fibre nervose responsabili della trasmissione dell'impulso doloroso;
- l’acido ialuronico : importante componente del liquido sinoviale. Ne esistono diversi tipi sul mercato che si distinguono sulla base del diverso peso molecolare (lineari a basso peso molecolare, lineari a medio peso molecolari, cross-linkati). Viene utilizzato nel trattamento conservativo dell'artrosi e negli stati infiammatori articolari e al suo utilizzo vengono ascritti i seguenti benefici:
  • viscosupplementazione articolare;
  • attenuazione del dolore, miglioramento della motilità articolare e prevenzione del degrado cartilagineo;
  • effetto antinfiammatorio;
  • efficacia clinica per almeno 6 mesi dall’effettuazione del ciclo infiltrativo.
- gli emoderivati come il PRP (plasma arricchito di piastrine) e le cellule staminali, rappresentano l'ultima novità in ambito di ingegneria tissutale, con effetti ancora da definire in maniera approfondita.
- Miscela di ossigeno/ozono in proporzioni prestabilite da specifiche linee guida. Efficacia maggiore nelle affezioni articolari di tipo infiammatorio.
Le articolazioni che trovano maggiore giovamento della terapia infiltrativa sono la spalla, il ginocchio, la caviglia e il piede, il gomito, il polso e le piccole articolazioni della mano. Non ultima anche l'infiltrazione dell’articolazione dell’anca che può essere efficacemente eseguita nonostante la profondità di questa struttura, grazie a tecniche di puntamento di tipo ecografico o con amplificatore di brillanza (centramento con raggi x).
INFILTRAZIONE PERIARTICOLARE: consiste nell’iniettare il farmaco direttamente nei siti di interesse che di volta in volta possono essere borse sierose, tendini e legamenti, spesso sede di processi infiammatori su base traumatica, reumatica o degenerativa. Tra i diversi farmaci utilizzati:
acido ialuronico,sostanze steroidee, miscela di Ossigeno-Ozono.
INFILTRAZIONE INTRARTICOLARE: consiste nell'iniettare il farmaco direttamente nell’articolazione attraverso specifiche vie di accesso. Come per le infiltrazioni periarticolari i farmaci utilizzati possono essere diversi. In questo caso, quando necessario, prima della somministrazione del farmaco, si potrà procedere all'asportazione di liquido articolare in eccesso quando presente.
OZONOTERAPIA APPLICATA IN CAMPO ORTOPEDICO
Tra i maggiori benefici ascrivibili all'ozonoterapia , senza dubbio vi sono quelli ottenuti relativamente alla patologia degenerativa vertebrale (artrosi) e del disco intervertebrale (protrusioni, formazioni erniarie). In questo caso, la miscela viene somministrata in regime ambulatoriale attraverso INFILTRAZIONI PARAVERTEBRALI alla distanza di circa due cm dalla linea mediana delle apofisi spinose vertebrali, in modo da permettere la diffusione del gas nelle strutture profonde dello spazio intervertebrale (lo spazio tra due vertebre).
La somministrazione dell'ozono viene eseguita lentamente e a diversi livelli di profondità: muscolare e sottocutaneo.