La Terapia infiltrativa è una tecnica relativamente semplice, eseguibile in regime ambulatoriale, che permette il trattamento conservativo di numerose affezioni osteo-articolari e/o muscolari attraverso la disponibilità inizialmente dei cortisonici e degli anestetici locali, ma a cui oggi si affiancano altri prodotti quali gli acidi ialuronici, gli emoderivati (PRP o cellule staminali) oppure l'Ozono.
La terapia infiltrativa può essere effettuata a livello articolare, extra-articolare e a livello dei punti trigger nel caso di dolore muscolare.
Le sostanze utilizzate sono:
- i cortisonici, con lo scopo di ridurre tutti quei mediatori dell'infiammazione in loco, ottenendo un beneficio nel controllo della flogosi, del dolore e della limitazione funzionale;
- gli anestetici locali per bloccare in maniera reversibile le fibre nervose responsabili della trasmissione dell'impulso doloroso;
- l’acido ialuronico : importante componente del liquido sinoviale. Ne esistono diversi tipi sul mercato che si distinguono sulla base del diverso peso molecolare (lineari a basso peso molecolare, lineari a medio peso molecolari, cross-linkati).
Viene utilizzato nel trattamento conservativo dell'artrosi e negli stati infiammatori articolari e al suo utilizzo vengono ascritti i seguenti benefici:
- viscosupplementazione articolare;
- attenuazione del dolore, miglioramento della
motilità articolare e prevenzione del degrado
cartilagineo;
- effetto antinfiammatorio;
- efficacia clinica per almeno 6 mesi
dall’effettuazione del ciclo infiltrativo.
- gli emoderivati come il PRP (plasma arricchito di piastrine) e le cellule staminali, rappresentano l'ultima novità in ambito di ingegneria tissutale, con effetti ancora da definire in maniera approfondita.
- Miscela di ossigeno/ozono in proporzioni prestabilite da specifiche linee guida. Efficacia maggiore nelle affezioni articolari di tipo infiammatorio.
Le articolazioni che trovano maggiore giovamento della terapia infiltrativa sono la spalla, il ginocchio, la caviglia e il piede, il gomito, il polso e le piccole articolazioni della mano. Non ultima anche l'infiltrazione dell’articolazione dell’anca che può essere efficacemente eseguita nonostante la profondità di questa struttura, grazie a tecniche di puntamento di tipo ecografico o con amplificatore di brillanza (centramento con raggi x).